“La grande crescita di Sant’Egidio testimonia che fare il bene ci fa bene". L’arcivescovo Marco Tasca ha celebrato oggi la messa per il 56° anniversario della Comunità di Sant’Egidio. Osservando la basilica della Ss. Annunziata del Vastato colma di centinaia di persone, il Vescovo si è compiaciuto di quanto la Comunità, fondata a Roma e presente a Genova dalla fine degli anni Settanta, sia cresciuta in Liguria, in un tempo di individualismo e solitudine. “Una presenza che fa bene alla città e alla Chiesa - ha spiegato l’Arcivescovo - che fa vedere come la vita cristiana non sia un insieme di norme, ma la risposta all’invito di Dio alla felicità. Questo è vero per le migliaia di persone che vengono aiutate, ma anche per i tanti volontari che, con il loro servizio testimoniano che fare il bene ci fa stare bene”.
Alla festa hanno partecipato i senza fissa dimora, alcuni dei quali usciti dalla strada grazie al sostegno della Comunità, gli anziani, le persone con disabilità, i “nuovi italiani” oggi integrati nel nostro paese e i rifugiati venuti con i corridoi umanitari, i profughi ucraini.
L'anniversario così rilevante arriva dopo un anno, il 2023, molto importante per la Comunità di Sant'Egidio nel mondo e in Liguria. Gli oltre mille volontari a Genova impegnati ogni giorno a sostegno delle persone fragili, hanno aperto in questi mesi fronti importanti: dal supporto alla popolazione ucraina con l’invio di tre tir di aiuti, all’accoglienza di profughi da diverse zone di guerra, fino al supporto scolastico ed educativo a centinaia di bambini e ragazzi in condizione di povertà educativa.
Andrea Chiappori, il rappresentante di Sant’'Egidio in Liguria, ha rivolto un saluto alla fine della celebrazione: “ogni anno la Comunità cresce - ha spiegato - quest’anno sentiamo in particolare la responsabilità della pace e vogliamo lavorare per costruirla e preservarla ogni giorno nella solidarietà internazionale e in quella verso le persone fragili della nostra città”
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