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Un mazzo di fiori e un disegno: questi i doni di amicizia portati dai bambini della Scuola della Pace del centro storico alla sinagoga di via Bertora in occasione della giornata della memoria. Qui i bambini hanno incontrato il Rabbino Capo Rav Giuseppe Momigliano e ascoltato le sue parole su quei giorni di odio e violenza, da conoscere e ricordare fin da piccoli, perché non si ripetano più. Il racconto si è soffermato, in particolare, sulla storia della famiglia di Albino Polacco, il custode della sinagoga deportato ad Auschwitz nel 1943. Con lui, furono deportati per non tornare più anche la moglie Linda e i figli e in loro ricordo, proprio negli scorsi giorni, sono state posate davanti alla sinagoga quattro nuove pietre di inciampo. Ai piccoli Carlo e Roberto Polacco, di soli 5 e 6 anni al momento della deportazione, è andato un pensiero speciale da parte dei bambini della Scuola della pace. "Carlo e Roberto, non vi dimenticheremo. Anche per voi, costruiremo un mondo più umano": questa la dedica sul disegno che hanno consegnato al Rabbino, posando un mazzo di rose bianche accanto ai nomi dei due piccoli. Poi il saluto in ebraico ripetendo insieme l'un l'altro "Shalom", pace.






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