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Quest’anno sarà un Natale diverso, segnato dalla pandemia e dal dolore per la scomparsa di tanti. Proprio per questo la Comunità di Sant’Egidio non vuole lasciare solo nessuno. Vogliamo abbracciare a distanza gli amici di sempre, portando un regalo, una lettera: chi è più in difficoltà, chi è povero e solo, chi è senzatetto. Soprattutto il nostro pensiero va ai tanti anziani che sentono su di sé il peso dell’isolamento e della fragilità. Non vogliamo dimenticare quanti stanno vivendo il tempo della pandemia isolati nelle rsa: in questi mesi hanno assistito impotenti a una strage silenziosa, avvenuta spesso lontano dagli sguardi. Questo Natale può essere una luce per i tanti anziani che non ricevono una visita in presenza da quasi un anno, per i loro famigliari, per gli operatori sanitari. Il loro è un dolore profondo e silenzioso, che spesso non trova ascolto in una città distratta La volontà di far giungere la gioia e la speranza del Natale ai nostri amici anziani che vivono in RSA ci ha reso creativi. Abbiamo fatto giungere a tutti gli ospiti un biglietto di auguri, un video e un regalo e nel pomeriggio di mercoledì 23 dicembre in 14 strutture abbiamo organizzato un coro per cantare canzoni di Natale. Come gli innamorati del secolo scorso che non potendo vedere l’amata cantavano il loro amore sotto le finestre, questa è stata per loro la nostra serenata di Natale. Per tutti è stato un momento di gioia, di stupore, di commozione.






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