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"Vivere e morire per strada deve sempre suscitare sdegno in noi, senza incertezze e giustificazioni. Deve interrogarci personalmente: potevamo fare qualcosa per loro? Sì, potevamo". È il messaggio lanciato da Don Maurizio Scala in occasione della messa "In Ricordo di Pietro". Una liturgia commossa e partecipata, a cui hanno preso parte diverse centinaia di persone tra volontari e senza dimora, in memoria di Pietro Magliocco. Con lui, durante la celebrazione, abbiamo ricordato tutti gli uomini e le donne mancati per la durezza della vita in strada nella nostra città, 30 dal 2021 e 13 solo nell'ultimo anno. Di ognuno è ricordato il nome e per tutti è accesa una candela davanti all'altare. Sono storie diverse, ma accumunate da un'età molto giovane, perché chi è senza dimora vive in media 25 anni in meno rispetto a chi ha una casa.

Diallo, senzatetto di origine senegalese, ma che viveva in Italia dagli anni '80, aveva 62 anni quando è morto per ipotermia nella notte tra il 4 e il 5 dicembre 2023, sotto il porticato della stazione Principe. Daniel, amico rumeno che da tanti anni frequentava la distribuzione serale a Principe, è mancato l'8 maggio 2023, all'età di 44 anni. Poi ci sono Cosimo, Giancarlo, Tatiana, Egidio.

"Oggi - ha detto Don Maurizio- vogliamo ricordarli tutti, un popolo che cresce di anno in anno con l'indifferenza degli uomini ma non di Dio. Gesù non dimentica nessuno. Ci aiuta a serbare nel cuore la vita di questi uomini e queste donne. Storie che si sono intrecciate nella nostra storia e della nostra comunità. Dio e i poveri ci chiedono un amore non approssimativo. Che la nostra vita sia come queste candele, che riflettono la luce, una luce di speranza e amore per tanti".




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